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I generi televisivi - Infotainment

di Enzo Corsetti

Nato dalla commistione tra informazione e intrattenimento, l’Infotainment comprende i programmi dichiaratamente votati all’attualità ma caratterizzati da una messa in scena che spettacolarizza i fatti; tale ambiguità di base viene talvolta mascherata con il concetto di “approfondimento”, utilizzato difatti come nome alternativo per classificare alcuni programmi del genere, specie se collocati subito dopo un notiziario informativo vero e proprio (com’è il caso di Otto e mezzo).

Approfondimento in funzione del palinsesto

Struttura e stili dell’infotainment risultano moderatamente diversificati secondo la fascia oraria di programmazione, cosicché i programmi del day time tendono ad assumere la forma di un lungo contenitore in diretta, dove i collegamenti esterni con gli inviati della redazione giornalistica si alternano agli spazi d’intervista e dibattito in studio; la collocazione pressoché quotidiana di questi contenitori (come La vita in diretta e Pomeriggio Cinque, al pari di Unomattina e Mattino Cinque) comporta la necessità di riempire la durata della trasmissione anche nei giorni e periodi caratterizzati da fatti poco fecondi per l’approfondimento, cosicché tra i temi di vera attualità rimbalzano non di rado contenuti più pretestuosi, come le rubriche di servizio a cadenza flessibile.

La scelta dei temi dipende dagli ascolti

L’evoluzione degli anni recenti ha inoltre prodotto una deriva alquanto diseducativa, ossia l’invasione della cronaca nera tra i temi affrontati dall’Infotainment non solo diurno (vedi Matrix e Porta a porta), una strategia nata dall’esigenza di arginare il calo di ascolti nel contesto che vede il progressivo imporsi di internet tra le principali fonti che i cittadini usano per tenersi informati; la trattazione della cronaca nera in questo genere di programmi indulge spesso sui dettagli poco rilevanti, sia voyeuristici che danneggiano l’immagine dei personaggi coinvolti, sia allarmistici che distorcono la percezione della realtà in materia di sicurezza e di conflittualità sociale, presso il loro pubblico composto in larga parte da telespettatori di età matura e avanzata.

Molto spettacolo e poca informazione

L’Infotainment a cadenza settimanale invece adotta tipicamente la formula del talk show, con una messa in scena che esalta le contrapposizioni tra schieramenti politici e ideologici, spesso catalizzati a priori dalla fama dello specifico conduttore (come accade in Ballarò e Servizio pubblico); il risultato è spesso lo scadimento nella rissa, tra gli ospiti chiamati invece a rappresentare le istituzioni civili, e ormai anche con i privati cittadini, che questi programmi ospitano col pretesto di dare giusta voce alle categorie sociali prive di rappresentanza ufficiale e alle fasce sociali deboli (Piazzapulita e L’ultima parola sono l’esempio più lampante in tal senso). La rissa riduce l’Infotainment a puro spettacolo oscurando i contenuti d’informazione, che talvolta trovano uno sbocco negli spazi di documentario a corredo ma così confinati finiscono più spesso per creare casi squisitamente mediatici o meramente auto-promozionali, che non politici e sociali di vero rilievo.

Esperti di facciata per un pubblico già informato

E i talk show d’infotainment si caratterizzano non di rado anche per il fenomeno del tokenism, cioè l’inserimento nel dibattito di rappresentanti di categorie nettamente minoritarie col subdolo intento di simulare una parità di voce in capitolo, per evitare accuse di discriminazione (il caso più emblematico sono le donne politiche o imprenditrici, almeno nel contesto italiano), il che costituisce tuttavia un elemento di disinformazione e di scorrettezza. D’altronde la vocazione ambigua di questo genere televisivo trova una spiegazione nel suo bacino abituale di pubblico, che negli orari di più largo consumo televisivo (il prime time, cioè la fascia dalle 20:30 alle 22:30 circa) vede prevalere i telespettatori di elevata istruzione ed estrazione socio-economica, ossia proprio quelli probabilmente già informati delle notizie e ben consapevoli degli aspetti che il programma di turno si perita di approfondire con modalità anche di divulgazione; uno scopo sotteso dell’Infotainment televisivo è dunque quello di offrire spettacolo al pubblico istruito e intellettuale, uno spettacolo incentrato solo formalmente sui contenuti impegnati.

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